Processo Partecipativo Zona 30 – Quadrante Piazza Alessandria – Prima fase di intervento

Avviata la prima fase del processo partecipativo legato alla proposta per una zona 30 a Piazza Alessandria e dintorni. La proposta, ora pubblicata sul sito del Comune di Roma e aperta alla raccolta di commenti e suggerimenti, è frutto del lavoro del Tavolo Tecnico Zone 30 convocato dal Municipio II. Il Tavolo è al lavoro dal 2019 e il circolo Legambiente Mondi Possibili ha preso parte alla stesura del progetto.

Piazza Alessandria zona 30

Come pubblicato sul sito del circolo, fino all’11 giugno 2021, potranno essere inviate proposte e osservazioni, in relazione alla Prima Fase di intervento (da piazza Alessandria a Corso d’Italia)

A questo indirizzo la proposta e i moduli da compilare per inviare suggerimenti: https://www.comune.roma.it/web/it/informazione-di-servizio.page?contentId=IDS776702

A questo indirizzo il questionario, curato dal Circolo Legambiente Mondi Possibili, per l’indagine sulla mobilità di residenti e commercianti: https://www.legambientemondipossibili.org/2021/05/questionario-mobilita-quadrante-piazza.html


Vivibilità, mobilità sostenibile e sicurezza stradale nel quadrante di Piazza Alessandria con la proposta di Zona 30

Comunicato stampa del Circolo Legambiente Mondi Possibili

Realizzare una Zona 30 per calmierare il traffico automobilistico, favorire l’accessibilità e la mobilità sostenibile e pedonale, combattere la sosta illegale, incentivare il commercio e le attività di ristorazione, e migliorare la vivibilità di un quartiere centrale e vivace come il Salario.

Un municipio a misura di persone e non di macchine: questa la scelta di campo che vogliamo gli amministratori locali facciano al più presto, avviando un proficuo percorso partecipato e poi lavorando per la riqualificazione.

Zona 30

Una nuova mobilità in grado di avvicinare le persone e il territorio, valorizzandone le bellezze e le potenzialità; un territorio ad alta vivibilità per residenti, commercianti, lavoratori e turisti.

La proposta di completa riqualificazione del quartiere è stata illustrata, con lo scopo di raccogliere spunti e commenti dal territorio, in un incontro pubblico svoltosi il 24 marzo 2021 in streaming sulla pagina della Presidente del Municipio II Francesca del Bello, ed è frutto del lavoro, partito nel 2019, del Tavolo Tecnico Zone 30 convocato dalla Presidenza e coordinato da Valentina Caracciolo (presidente Commissione Lavori Pubblici e Urbanistica del Municipio II). Hanno partecipato al Tavolo, a titolo volontario, tecnici, associazioni e gruppi locali del territorio, tra cui il nostro circolo Legambiente Mondi Possibili.

Il Tavolo Tecnico ha preso in esame l’indicazione di individuare possibili ambiti di attuazione di Zone 30. Sono stati individuati 6 possibili ambiti, tra i quali è stato deciso di avviare uno studio preliminare sull’area definita di Piazza Alessandria, già presente in PUMS e PGTU come prevista Isola Ambientale. Il quadrante compreso tra via Nizza, viale Regina Margherita, via Nomentana e Corso d’Italia è un sistema morfologicamente compatto, punteggiato di emergenze architettoniche. Ha un carattere residenziale, in parte modificato in terziario, con una diffusa presenza di attività commerciali soprattutto per ristorazione, cultura e tempo libero, una “densità” che permetterebbe la quasi totale autosufficienza nelle esigenze dei cittadini. Nell’insieme ci sono intensi spostamenti pedonali che concorrono a determinare una forte tonalità di centralità e vivacità urbana. Il quartiere è ottimamente collegato al trasporto pubblico, alla rete ciclabile, ed è molto ben servito dai servizi di sharing mobility.

Sosta selvaggia

Lo scenario si propone come una risposta alle numerose criticità presenti nel quartiere: la sosta selvaggia, la mancanza di accessibilità per l’occupazione permanente di incroci, strisce pedonali, scivoli; l’intenso traffico di attraversamento; la mancanza di spazi sociali e di verde; la crisi delle attività commerciali; gli spazi pedonali mancanti anche alla luce delle nuove esigenze scaturite dall’emergenza da coronavirus.

La sicurezza stradale deve essere una priorità: il numero di morti in strada e di incidenti è molto alto nella capitale; soltanto nel 2019 abbiamo assistito a 12.271 incidenti con morti e feriti, 1.852 con investimento di pedoni, 131 morti (dati ISTAT). La quasi totalità degli incroci e degli scivoli (quando esistenti) è interessata dalla sosta selvaggia. Auto e moto sulle strisce, sui marciapiedi, sugli incroci. I percorsi pedonali accessibili sono inesistenti o con dislivelli; i marciapiedi sono solo lo spazio risultante dalle carreggiate e dai parcheggi. I percorsi sono discontinui. La città di Roma si distingue per un altissimo numero di veicoli privati confrontato con le altre città italiane ed europee (623 ogni 1000 abitanti, 911 per gli abitanti in età per guidare), che sono parcheggiate per più del 90% del tempo, occupando spazio.

Prima fase

Di contro, si rileva che a seguito di incidenti con investimento a 50 km/h ci sono solo 40% di probabilità di salvezza, a 30 km/h più del 90%, e che nelle Zone 30 gli incidenti si riducono di due terzi.

La proposta, che integra principi applicati in isole ambientali, zone 30, zone a traffico pedonale privilegiato (ZTPP), si applica alla conformazione di una zona circoscritta, delimitata dalla viabilità principale, in cui prevale la funzione residenziale. Particolari regole di circolazione e “ostacoli” fisici limitano le velocità eccessive e scoraggiano l’attraversamento. I percorsi pedonali sono privilegiati (rialzi, precedenze). Le carreggiate stradali sono condivise e spesso “piane”, cioè allo stesso livello tra marciapiedi e corsia di marcia: si passa dalla separazione all’integrazione e convivenza delle diverse componenti del traffico, fino alla totale condivisione degli spazi stradali tra pedoni, ciclisti e veicoli a motore. I materiali utilizzati sono di qualità; gli interventi favoriscono la permeabilità della città offrendo spazio al verde. La soluzione, applicata in numerosissimi esempi in tutto il mondo, raggiunge l’obiettivo di assicurare la priorità al passaggio pedonale, reso sicuro e continuo, e garantisce la sicurezza stradale.

I vantaggi sono numerosi: da quelli ambientali e sociali (minor traffico, inquinamento, rumore; più sicurezza; più piacevolezza e socialità; incentivo agli spostamenti attivi; stimolo all’autonomia dei bambini; più spazio per il verde e più permeabilità del suolo; delimitazione chiara delle carreggiate) a quelli economici (aumento di valore degli immobili e notevole aumento del fatturato delle attività commerciali e ristorative). Lo provano numerosi studi realizzati su pedonalizzazioni e Zone 30 in Italia e nel mondo.

Mercato piazza Alessandria

Il Circolo Legambiente Mondi Possibili rimane a disposizione del territorio per raccogliere integrazioni, commenti e suggerimenti per migliorare la proposta.

Link di riferimento